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mercoledì 5 novembre 2014

La sorella di stefano Cucchi querelata dal SAPPE:questa è una vergogna.

 Nell'ultimo post scritto, proprio qua  sotto, potevate  leggere  che  consigliavo di stare  zitti.E invece cosa  han no pensato  quelli del Sappe? Di fare una querela contro la sorella  di  Cucchi.questo è un atto  vergognoso.qui potete  vedere una  intervista dove I SINDACALISTI della polizia penitenziare si fanno  conoscere per come  sono  fatti e  come  pensano.
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/11/04/cucchi-loffesa-del-sappe-stefano-la-famiglia-lo-aveva-abbandonato/308544/

domenica 2 novembre 2014

SAP:MA ANCHE STARE ZITTI OGNI TANTO NON SAREBBE MEGLIO?

Oggi la  giustizia  nel  nostro  paese  e' morta..........Aspettiamo  quindi  il gran  salvatore  della  giustizia  Renzi che  a  breve  si  occupera' anche  di questa.............

Sicuramente Stefano  Cucchi non  era  uno  stinco  di  santo come  qualcuno  vorrebbe  farlo  passare, alcuni  addirittura  hanno proposto  di  intitolargli una  via(e ai  trafficanti per  par  condicio  cosa  gli  intestiamo una  piazza?)

 Il 15 ottobre 2009 Stefano Cucchi viene fermato dalla polizia dopo averlo osservato cedere a un uomo delle confezioni trasparenti in cambio di una banconota. Immediatamente dopo Cucchi viene portato in caserma e perquisito. Viene trovato in possesso di 12 confezioni di varia grandezza di hashish (per un totale di 21 grammi), tre confezioni impacchettate di cocaina (ognuna di una dose ciascuna) una pasticca di sostanza inerte, una pasticca di un medicinale (il giovane era epilettico).

Pero'  e' criminale trattarlo cosi'. 
Ma ancor piu' criminale le  parole del  SAP, gente  pagata  con uno stipendio che  esce  fuori anche dalle mie  tasse(anche se  io  faccio tutto il possibile per  pagarne sempre di meno, proprio per  questi  motivi) : "Tutti assolti, come è giusto che sia". Lo afferma Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap, nell'esprimere "piena soddisfazione" per l'assoluzione in appello di tutti gli imputati per la morte di Stefano Cucchi. "In questo Paese - dice il sindacalista in una nota - bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi vive al limite della legalità. Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie".

Voi italiani se  anche di  fronte  a  queste  ingiustizie rimanete impassibili, per  voi  sara' dura.Ieri ti picchiavano perchè spacciavi droga, oggi perché manifesti in una piazza perchè hanno alzato le tasse, domani ti picchieranno perche' ti hanno licenziato e non sai più come manterere la tua famiglia.

A casa mia si chiama dittatura.Ma lo so, per  voi  l'importante  e' che  ci sia lo stipendio, poi il futuro si vedra'.
FOto di stefano cucchi